CODICE DI CONDOTTA SAFEGUARDING
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1. DESTINATARI DEL CODICE DI CONDOTTA PER LA SAFEGUARDING
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2. IL CONTENUTO MINIMO DEI CODICI DI CONDOTTA PER LA SAFEGUARDING
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3. DOVERI ED OBBLIGHI
3.1 Doveri ed obblighi dei tesserati
3.2 Doveri ed obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici
3.3 Diritti, doveri ed obblighi delle atlete/degli atleti
CODICE DI CONDOTTA
In adempimento a quanto previsto dalla normativa vigente il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense adotta anche un Codice di Condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione (di seguito anche solo “Codice per la Safeguarding”).
1. DESTINATARI DEL CODICE DI CONDOTTA PER LA SAFEGUARDING
I Destinatari del Codice di Condotta sono tutti i tesserati, componenti del Direttivo compresi.
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2. IL CONTENUTO MINIMO DEI CODICI DI CONDOTTA PER LA SAFEGUARDING IMPEGNO DELL’ORGANO AMMINISTRATIVO
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense si impegna, anche a livello di organo amministrativo, a dedicarsi alla tutela del benessere e alla protezione dei tesserati.
DIRITTI DEI TESSERATI
Tutti i tesserati hanno il diritto fondamentale di essere trattati con rispetto e dignità, di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore prevalente rispetto al risultato associativo e pertanto tutti i tesserati hanno il diritto a svolgere l’attività associativa in un ambiente consono e degno, nonché rispettoso dei diritti della personalità e della salute.
CREAZIONE DI UN AMBIENTE SANO E SICURO
Tutti i Destinatari del Codice per la Safeguarding sono responsabili della creazione di un ambiente sano, sicuro oltre che inclusivo che garantisca la dignità, l'uguaglianza, l'equità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, con un'attenzione particolare ai minori. In particolare, il direttivo deve impegnarsi attivamente per il benessere dell'atleta.
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense garantisce la rimozione degli ostacoli che impediscono la promozione del benessere dei soci, in particolare se minori, garantendo il loro sviluppo psico-fisico secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità.
INCLUSIONE
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense riconosce la diversità come un valore e si impegna a rispettare le differenze individuali.
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense garantisce la partecipazione di tutti i tesserati in modo effettivo ed inclusivo, rispettando le diverse aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità di ciascuno.
In particolare, si impegna a rimuovere eventuali barriere che impediscano la partecipazione alle attività dell’associazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense si impegna a creare attività volte a promuovere l’inclusione attraverso la socializzazione.
SENSIBILIZZAZIONE
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense garantisce che tutti i destinatari abbiano ben chiari i concetti di abuso psicologico e fisico, abuso di matrice religiosa, molestia e abuso sessuale, negligenza, incuria, bullismo, cyberbullismo e comportamenti discriminatori. Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense adotta standard di condotta, buone pratiche e misure appropriate per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, mettendo in atto misure concrete per proteggere i tesserati da comportamenti dannosi.
Sanzioni
L’osservanza delle norme del Codice di Condotta per la Safeguarding deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni con il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense; pertanto, deve essere osservato da tutti i Destinatari.
La mancata osservanza delle norme contenute nel presente Codice di Condotta per la Safeguarding sarà passibile delle sanzioni ai sensi delle norme di legge, del sistema disciplinare adottato dal Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense, nei casi in cui quest’ultimo sia applicabile, e fatta salva in ogni caso la validità dei provvedimenti degli Organi di giustizia federali.
Procedure di selezione degli operatori sportivi
il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense si impegna a garantire che il processo di selezione dei soci sia volto ad assicurare che i candidati siano idonei a partecipare alle attività poste in essere dall’associazione, con particolare riguardo verso i tesserati minori.
La selezione dovrà avvenire sulla base di parametri obiettivi di etica, qualità e capacità tali da permettere al Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense di impostare un rapporto fiduciario con il socio.
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense deve archiviare e conservare tutta la documentazione relativa al procedimento di selezione del/la socio/a.
Incompatibilità e conflitto di interessi
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense garantisce che il conferimento degli incarichi all’interno dell’associazione, avvengono evitando situazioni di incompatibilità e cumuli di incarichi in capo ad un unico soggetto.
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense si impegna a mettere in atto tutte le misure e gli strumenti necessari a prevenire ed evitare fenomeni di conflitto di interesse che potrebbero scaturire, al suo interno, da comportamenti di tutti i destinatari.
Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche o dei superiori gerarchici.
Informazione
Il Codice di Condotta per la Safeguarding ed i suoi aggiornamenti sono portati a conoscenza di tutti i Destinatari mediante adeguata attività di comunicazione e diffusione affinché vengano conosciuti ed applicati i valori ed i principi in esso contenuti e si eviti che l’iniziativa individuale possa generare comportamenti non coerenti con il profilo etico che il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense persegue.
In particolare, il Codice di Condotta per la Safeguarding viene pubblicato mediante affissione presso la sede e pubblicazione sul sito internet.
Una copia cartacea viene visionata da ciascun tesserato - o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale all'atto di instaurazione del rapporto con il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense con sottoscrizione per accettazione e presa visione che verrà archiviata a cura del Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense.
I Destinatari del presente Codice di Condotta per la Safeguarding hanno l’obbligo di segnalare eventuali, ogni violazione dei principi e delle disposizioni contenute nel presente Codice di Condotta per la Safeguarding utilizzando gli appositi canali messi a disposizione che assicurare la riservatezza della documentazione o delle informazioni ricevute o reperite relative a eventuali segnalazioni o denunce di violazione del Codice stesso.
Privacy
Il Gruppo Micologico Naturalistico Culturale Monselicense garantisce che tutte le informazioni sensibili siano gestite con la massima discrezione e che tutti i dati personali vengano trattati nel rispetto del GDPR e del Codice Privacy.
3. DOVERI ED OBBLIGHI
Si richiamano di seguito i doveri e gli obblighi a carico dei tesserati e del direttivo.
I doveri e gli obblighi rappresentano gli strumenti che indirizzano il comportamento e le interazioni di tali soggetti nello svolgimento delle attività associative, al fine di promuovere un ambiente sano, sicuro ed inclusivo.
3.1 Doveri ed obblighi dei tesserati
Al fine di creare un ambiente associativo sano, sicuro e inclusivo, i tesserati devono rispettare le prescrizioni individuate dal Codice di Condotta per la Safeguarding.
Lealtà, probità e correttezza
Ogni tesserato deve comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’associazione.
Tale principio generale comporta un implicito riferimento al principio del c.d. fair play, ossia il “comportamento rispettoso delle regole, che garantisce le stesse opportunità ai diversi contendenti, nello sport, nella politica e nei rapporti umani e sociali” che dovrebbe indirizzare il comportamento del tesserato nello svolgimento delle sue attività.
I principi di probità e correttezza, invece, consistono rispettivamente nell’agire moralmente onesto del tesserato e nel rispetto che lo stesso deve riservare agli altri, sia dentro che fuori dall’associazione.
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L’utilizzo del linguaggio
I tesserati devono astenersi dall’utilizzo di un linguaggio inappropriato o allusivo.
Tale tipo di astensione è estesa anche nei confronti del linguaggio corporeo e delle situazioni ludiche, nelle quali l’utilizzo delle stesse possa essere considerato giocoso e scherzoso.
Ne deriva un dovere di utilizzo di una comunicazione che possa considerarsi appropriata in qualsivoglia contesto, tendendo ad escludere espressioni che, seppur pronunziate in un contesto goliardico, possano risultare offensive, inadeguate o possano cagionare uno stato di disagio al soggetto verso cui sono rivolti.
Nell’alveo del “linguaggio inappropriato”, vi rientrano gli insulti, i commenti razzisti, sessisti o, più in generale, qualunque forma comunicativa che venga recepita come offensiva o intimidatoria.
L’estensione al linguaggio corporeo fa sì che vengano ricompresi anche eventuali gesti volgari.
Sicurezza e salute dei tesserati
I tesserati dovranno garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo.
Ciò comporta che i tesserati dovranno evitare comportamenti potenzialmente rischiosi per la salute degli altri, impegnandosi attivamente al fine di creare un ambiente positivo. Si fa riferimento, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, alla creazione di un ambiente sano e sicuro nel corso delle serate informati e nelle escursioni,nel pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza. Solo così, si potrà garantire il benessere dei tesserati, posti al sicuro da eventuali condotte rischiose che possano cagionare un danno alle loro condizioni fisiche e psicologiche.
Educazione e formazione
Ciascun tesserato deve impegnarsi nell’educazione e nella formazione sana degli associati.
I tesserati sono chiamati a supportare gli altri nei percorsi educativi e formativi, promuovendo una cultura che valorizzi il benessere fisico e mentale.
Ciò comporta non soltanto la promozione di valori positivi, quali ad esempio quelli di disciplina e rispetto, ma anche l’adozione di pratiche che possano reputarsi sicure ed appropriate.
Le attività educative e formative ricoprono un ruolo fondamentale nella crescita del soggetto destinatario, dal momento che facilitano, soprattutto per i soggetti minori, la crescita individuale in un’ottica di responsabilità e consapevolezza.
Ambiente sano
I tesserati devono impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e associativo, valorizzando anche i profili ludici e relazionali sociali.
È infatti riconosciuta l’importanza di un approccio sistemico e interdisciplinare nella vita del tesserato, in un contesto ove l’attività, possa fungere anche da strumento per socializzare ed instaurare relazioni positive tra i soggetti coinvolti, consentendo al tesserato di poter mantenere una life balance tra vita personale e sociale, prevenendo eventuali situazioni dannose consequenziali a tale disallineamento.
Rapporti con la responsabilità genitoriale
Altro aspetto fondamentale è l’instaurazione di un rapporto equilibrato con i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale. Le famiglie rivestono infatti un ruolo centrale per instaurare una comunicazione aperta fondata sul reciproco rispetto.
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Comunicazione sana, efficace e costruttiva
I tesserati devono prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva che consenta di poter esprimere le proprie opinioni in un clima di rispetto e costruttivo, contribuendo a prevenire malintesi e conflitti, favorendo una cultura della vita associativa basata sulla cooperazione e sul rispetto reciproco.
Prevenzione
I tesserati devono astenersi da comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi e intervenire in modo proattivo ove ne venissero a conoscenza. In tale contesto, risulta fondamentale lo strumento della segnalazione, al fine di comunicare, e successivamente contrastare, tali comportamenti lesivi. I tesserati sono inoltre tenuti a collaborare con gli altri tesserati al fine di prevenire, contrastare e reprimere fenomeni abusivi, violenti e discriminatori.
Segnalazione
I tesserati devono segnalare “senza indugio” al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tutte le situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore e disagio.
3.2 Doveri ed obblighi del direttivo
I dirigenti sono tenuti a garantire la tutela dei soci, in particolare, di quelli minorenni.
Contrasto alle forme di abuso, violenza e discriminazione
I dirigenti devono agire per prevenire ogni forma di abuso, violenza e discriminazione. La loro condotta deve, dunque, concretizzarsi in un atteggiamento proattivo volto a monitorare e vigilare le dinamiche sottese all’ambito dell’organizzazione adottando, se necessarie, misure preventive.
I dirigenti devono garantire la tutela dei tesserati e astenersi da atti che possano sostanziarsi in un uso improprio della propria posizione di fiducia, potere od influenza nei confronti dei tesserati, specialmente se minorenni.
Dunque, i dirigenti rappresentare per i tesserati dei veri e propri modelli di comportamento.
Attività formativa
I dirigenti devono contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, con particolare attenzione non solo alle competenze tecniche ma anche agli aspetti etici, al rispetto del prossimo e alla gestione dell’aspetto emotivo.
I dirigenti devono comunicare e condividere con il tesserato minorenne gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguirli, coinvolgendo anche coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, al fine di creare un percorso formativo chiaro e condiviso, garantendo il coinvolgimento attivo dei minori e familiari. Ciò consente di garantire che gli obiettivi siano compresi ed accettati da tutti i tesserati.
Allo stesso tempo, i dirigenti devono informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di Safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo.
Situazioni di intimità
I dirigenti devono astenersi dal creare qualsivoglia forma di contatto fisico non necessario con i tesserati specialmente se minori di età al fine di prevenire situazioni che possano ingenerare nel tesserato una situazione di disagio percepita come inopportuna.
I dirigenti sportivi e tecnici devono astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore anche mediante social network.
Infatti, nell'era digitale dove i confini tra vita personale e professionale possono facilmente confondersi i dirigenti sportivi e tecnici devono mantenere una comunicazione professionale e appropriata, evitando qualsiasi interazione che possa essere interpretata come intima o inappropriata.
Promuovere il rispetto e la collaborazione
I dirigenti devono promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevedendo situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione pericolo o timore.
Al fine di garantire un ambiente sano ed inclusivo, i dirigenti devono adottare degli atteggiamenti volti a promuovere la collaborazione tra i tesserati e allo stesso tempo reprimere e prevenire tutte quelle situazioni di disturbo che possano determinare nei tesserati stessi uno stato di pericolo ovvero timore.
Segnalazione al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
I dirigenti devono interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta attivando il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Inoltre, i dirigenti devono segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni qualsiasi situazione, anche potenziale, che possa esporre i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Regime alimentare
I dirigenti devono segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari delle atlete/degli atleti loro affidati.
Diffusione di immagini o video dei tesserati minorenni
I dirigenti devono astenersi dall’utilizzo, riproduzione e diffusione di immagini o video dei tesserati minori se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura. Ciò comporta che ogni utilizzo di immagini o video di soggetti minori finalizzato a scopi educativi e formativi debba avvenire previo consenso di coloro che ne esercitano la responsabilità genitoriale.
3.3 Diritti, doveri ed obblighi dei soci
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Principio di solidarietà
I soci devono rispettare il principio di solidarietà fra tesserati, favorendo assistenza e il sostegno reciproco.
Comunicazioni con il direttivo
I soci devono rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti.
I soci devono comunicare le proprie aspirazioni al direttivo e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obbiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obbiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura eventualmente confrontandosi con gli altri soci.
È fondamentale, infatti, l’instaurazione di un dialogo con i dirigenti ai quali è affidata la funzione educativa e formativa.
I soci devono comunicare al direttivo situazioni di ansia, timore e disagio che riguardino sé o altri.
Prevenire, evitare e segnalare
I soci devono prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazioni, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri tesserati. Al fine di garantire un ambiente sano e inclusivo i soci devono adottare degli atteggiamenti volti a promuovere la collaborazione tra i tesserati e allo stesso tempo reprimere e prevenire tutte quelle situazioni di disturbo che possano determinare uno stato di pericolo ovvero timore.
Rispetto tra soci
I soci devono rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri tesserati e, più in generale dei soggetti coinvolti nelle attività. In particolare, il rispetto tra i tesserati è fondamentale per mantenere una sana convivenza sociale con tutti coloro che interagiscono all'interno del mondo associativo. I tesserati devono mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività.
Infortunio o incidente
I soci devono riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura dei soci od ai loro delegati.
Situazioni di intimità
I tesserati devono evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti ed altri soci, segnalando eventuali comportamenti inopportuni.
Materiale video/fotografico
I soci devono astenersi dal diffondere materiale fotografico e/o video di natura privata o intima ricevuti, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Segnalazione
I soci devono segnale senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni situazioni, anche potenziali, che espongono sé o altri al pericolo o al pregiudizio, questo al fine di reprimere qualsiasi condotta che anche solo potenzialmente possa mirare l’ambiente.
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